Voi chiedete, noi rispondiamo
Rafforzare l'autostima
L’autostima non è una qualità innata. Senza il sostegno di figure di riferimento e la guida di persone che assumiamo a modelli, nessun bambino pensa spontaneamente: «Wow, sono bravissimo» oppure «Lo so fare davvero bene». Ma come si stimola l’autostima?
1
Il coraggio rende vivaci
I bambini non sono fatti di vetro né tantomeno sono fatti per vivere ovattati. Se impediamo a un bambino di sperimentare nuove attività o, per esempio, di arrampicarsi sugli alberi che vede, quel bambino da adulto non avrà la fiducia necessaria a catapultarsi in esperienze nuove. È importante invece incoraggiare la curiosità, rispondere pazientemente anche a domande che
non finiscono mai e concedere di tanto in tanto spazi per le avventure.
2
Ridere tanto e non prendere mai in giro
Ridere insieme non solo fa bene, ma favorisce anche il senso dell’umorismo e la possibilità che il bambino, tramite questo canale, stringa legami positivi con altri bambini. Si deve però ridere insieme, mai deridere i bambini, altrimenti si fa strada un senso di vergogna e incertezza che alla lunga va a intaccare fortemente l’autostima.
3
La memoria conserva le conferme
I complimenti sono il nutrimento per lo sviluppo di una sana autostima. Ma non bastano le belle parole: conta il contenuto. La
lode deve essere espressa con sincerità, le parole devono venire dal cuore. È essenziale poi non premiare soltanto i risultati
concreti, ma portare l’attenzione anche sugli insuccessi, sulla perseveranza e sui gesti compassionevoli. I bambini imparano così che l’apprezzamento non è connesso solo con i risultati ma con il voler loro bene.
4
Il bambino e il suo io
Indipendenza e autostima non sono la stessa cosa, ma sono strettamente correlate. Per quanto l’istinto di protezione sia sempre forte e presente, è importante talune volte lasciare che il bimbo faccia le cose come crede. Il criterio di riferimento è ormai questo: «Tutto ciò che il bambino sa fare senza aiuto, dovrebbe farlo da solo.» Anche se gli servono più tentativi. L’intervento in questi casi è appropriato soltanto se è il bambino stesso a chiederlo. La paura è una reazione normale. Anche in questo caso vale la regola: tematizzare la paura, anziché sminuirla. Si può per esempio parlare apertamente delle proprie paure e raccontare come le si affronta.
5
Lasciare che i conflitti affiorino anziché evitarli
L’autostima è un prerequisito fondamentale perché una persona abbia il coraggio di rivendicare i propri diritti, esprimere la propria opinione e – molto importante – saper dire all’occorrenza anche di no. È ricompresa in queste capacità anche quella di sopportare i conflitti e di parlare apertamente. Cedere sempre alle richieste dei bambini o ignorare ciò che dicono impedisce di sviluppare la capacità di litigare e riflettere. È importante incoraggiare una sana cultura del litigio. Le conseguenze sono positive: per esempio il bambino impara che ci si vuole bene allo stesso modo anche dopo che si è avuto uno scontro di opinioni.