Svizzera

La forza del legame


La crescita sana di un bambino non può prescindere dalla presenza di figure di riferimento stabili. Abbiamo intervistato il prof. Dr. Alexander Grob, direttore del Dipartimento di psicologia dello sviluppo e della personalità dell’Università di Basilea, e gli abbiamo chiesto quali sono le caratteristiche che un legame di attaccamento deve avere per essere sano.

In breve: cosa sono i legami di attaccamento e come nascono?
Per attaccamento s’intende un rapporto di vicinanza emotiva con qualcuno dal quale o dalla quale ci si sente attratti o dipendenti. Nella psicologia dello sviluppo, con attaccamento ci si riferisce al rapporto emotivo che il bambino piccolo prova verso le persone che stabilmente lo accudiscono. Di solito si tratta dei genitori.

I bambini piccoli vogliono fare tutto insieme alla mamma; gli adolescenti, se potessero scegliere, niente. Che significato hanno i legami di attaccamento nelle diverse fasi della vita?
Secondo la teoria dell’attaccamento di John Bowlby, i bambini sono portati sin dalla nascita a cercare la vicinanza e la protezione di una figura familiare. È questa la condizione di partenza perché il neonato possa esplorare in modo ottimale l’ambiente che lo circonda. Più il bambino è piccolo, maggiore è l’importanza dei genitori o delle altre figure di riferimento a lui vicine nella conoscenza esplorativa del mondo. Man mano che cresce, e in particolare nella pubertà, si ha un’inversione di tendenza: gli adolescenti vogliono e devono staccarsi, esplorare autonomamente il mondo e rompere con le regole dei genitori per capire chi sono e provare a vivere in maniera indipendente. Negli anni della pubertà, genitori e ragazzi capiscono che un nuovo tipo di legame può svilupparsi senza che venga messa in discussione la vicinanza emotiva dell’altro.

Come si fa a capire se un bambino ha relazioni sane?
Pioniera negli studi sui rapporti sani e problematici in età infantile è stata Mary Ainsworth, ideatrice dello strumento di indagine Strange Situation. Questo metodo prevede l’osservazione di bambini di età compresa tra 11 e 18 mesi in un ambiente normale e sconosciuto in compagnia di una persona estranea. Dei bambini si osserva in particolare l’attività di gioco e il comportamento esplorativo ed emotivo mentre la mamma lascia la stanza e poi vi fa ritorno. In base a come il bambino reagisce alla situazione e al rientro della madre, vengono identificati quattro stili di attaccamento:
· attaccamento sicuro: i bambini sono emotivamente aperti ed esprimono ciò che sentono. La presenza di genitori sensibili permette loro di sviluppare la certezza che le figure di riferimento sono lì per loro;
· attaccamento insicuro-evitante: i bambini sembrano indifferenti quando la figura di attaccamento lascia la stanza. Giocano ed esplorano la stanza e quando la figura di attaccamento ritorna, i bambini la ignorano e tendono in più a cercare la vicinanza di una persona estranea;
· attaccamento insicuro-ambivalente: i bambini hanno un legame caratterizzato da ansia e allo stesso tempo da dipendenza verso la figura di attaccamento. Se questa persona va via, il bambino ne soffre molto. La persona estranea viene temuta tanto quanto l’ambiente sconosciuto. Il motivo è il comportamento ambivalente della figura di attaccamento, a volte sensibile a volte assente. Per cui il bambino fa fatica a capire e valutare e deve attivare costantemente il proprio sistema di attaccamento. Questa condizione limita la sua attività di esplorazione del mondo;
· attaccamento disorganizzato: i bambini sono bloccati, girano in tondo e tendono a essere completamente privi di emozioni. Questo comportamento viene spiegato, tra le altre cose, con il fatto che la figura di attaccamento, che in realtà dovrebbe offrire protezione, ha rappresentato nella fase di crescita del bambino anche una minaccia. Per cui il bambino si è trovato costantemente ad avere una relazione contraddittoria senza via d’uscita.

I tipi di attaccamento condizionano anche la vita adulta?
Il metodo della Strange Situation viene attuato fino all’età di 5 anni. Tanti studi dimostrano che gli stili descritti si mantengono sino in età adulta. Tuttavia, variazioni profonde delle proprie relazioni possono influire sul comportamento di attaccamento, in maniera positiva o negativa. Solitamente si sottopone all’adulto un questionario standardizzato per determinarne la tipologia. Dai questionari è emerso come i modelli di attaccamento possono essere trasmessi da una generazione all’altra, per cui bambini di genitori con legami di attaccamento sicuri tendono ad avere essi stessi uno stile di attaccamento sicuro, mentre i bambini di genitori con legami di attaccamento incerti tendono a mostrare parimenti uno stile di attaccamento insicuro-evitante.

SOS Villaggi dei Bambini si prende cura di bambini che hanno perso genitori e famiglie. In che modo si può compensare la perdita di queste figure di attaccamento?
Un legame di attaccamento sicuro a una o più persone è per il bambino il presupposto per sviluppare la convinzione che il mondo sia un luogo sicuro in cui si ha la certezza che qualcuno si prenda cura di te. Il bambino interiorizza questa esperienza, che in seguito costituirà nelle difficoltà anche la base per la fiducia verso altre figure di attaccamento. Se però le esperienze della prima infanzia sono caratterizzate da assenza di protezione in situazioni di pericolo e di disagio e dall’imprevedibilità comportamentale delle figure che circondano il bambino, allora è probabile che si sviluppi uno stile di attaccamento insicuro alle persone di riferimento. Di solito la costruzione di un legame sicuro è promossa dai genitori, ma è anche possibile che avvenga tramite altre persone affidabili, sensibili e premurose che si occupano del bambino.

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