Identità

Chi sono io?

La nostra personalità non è innata, ma è modellata sin dalla nascita dall’ambiente in cui viviamo.

Per crescere in modo sano, bambini e ragazzi (qui in Uganda) hanno bisogno di legami forti e di un rifugio sicuro. © Joris Lugtigheid.

«Sii te stesso. Tutti gli altri sono già occupati», lo si potrebbe dire citando Oscar Wilde. Più facile a dirsi che a farsi. Crescere i bambini e aiutarli a sviluppare la loro personalità è già un’impresa in circostanze ottimali. Tutti i genitori e i tutori sono messi a dura prova nel cercare un equilibrio tra autoresponsabilità e protezione. Se poi si aggiungono fattori come la povertà, la violenza e la perdita, questo compito già arduo diventa ancora più difficile. 

L’ambiente e le relazioni con le altre persone svolgono
indubbiamente un ruolo cruciale nello sviluppo di un’identità sana e forte. Ma in che modo siamo condizionati dai legami di attaccamento? Nei Paesi interessati dai nostri progetti tanti bambini crescono senza genitori. In questi casi è ancora più importante circondarli di modelli e persone di riferimento. Nell’intervista al dott. Alexander Grob, professore di psicologia all’Università di Basilea, scopriamo in primo luogo come si definiscono i legami di attaccamento, come nascono e quale significato assumono nell’ottica di una crescita sana: «Un legame di attaccamento sicuro a una o più persone è per ogni bambino il presupposto per sviluppare la convinzione che il mondo sia un luogo sicuro in cui si ha la certezza che qualcuno si prenda cura di te.» È una convinzione che condividiamo anche noi di SOS Villaggi dei Bambini e che rappresenta tanto la filosofia quanto il fondamento pratico dei nostri programmi e del nostro lavoro. 

Ne è un esempio calzante la storia della piccola Lorato e delle sue sorelle, che dai nonni hanno trovato una casa sicura in cui essere amate, incoraggiate e protette. Altro tema interessante: l’identità digitale su Internet. Il miglioramento della connettività e l’accesso facilitato alle informazioni online portano con sé nuovi rischi. Purtroppo il bullismo è entrato prepotentemente anche nel mondo digitale, mietendo vittime tra i bambini e gli adolescenti di tutto il mondo. In Kosovo un gruppo di ragazzi ha messo in piedi un sorprendente progetto che, ci auguriamo, ispirerà anche voi. Iniziative come queste sono tra le ragioni che premiano il nostro lavoro e rendono così prezioso il vostro sostegno. Grazie di cuore!