Nessun bambino va lasciato solo
«La povertà ha tanti volti, proprio come l’abbandono dei bambini. Nei nostri progetti, spesso è a causa della povertà che i genitori non sono nella condizione di poter offrire ai propri figli un’alimentazione adeguata e cure sanitarie. Perché i bambini possano crescere in salute, oltre a soddisfarne le esigenze materiali primarie è fondamentale anche assicurarne il benessere emotivo e psichico. Bambini come Khadidja, che hanno vissuto esperienze come fuga e trauma, hanno bisogno di ambienti adeguati e di persone di riferimento forti con le quali poter elaborare il dolore. Per questo, oltre a fornire il necessario supporto materiale, in tutti i nostri progetti adottiamo anche un approccio finalizzato all’incoraggiamento emotivo e psicologico. Ai bambini e ai ragazzi trasmettiamo competenze sociali, ai genitori competenze educative. Riconoscere, fermare o impedire in maniera preventiva l’abbandono è davvero un’impresa epica. E proprio come il giovane Och della Mongolia, non ci arrendiamo!»
Urs Bernhard, Responsabile programmi
Contenuto
Abbandonati, disperati e dimenticati
Premessa
Rendere visibile l'abbandono I
Conflitti, povertà e malattia sono solo alcuni aspetti che portano all’abbandono dei bambini.
Rendere visibile l'abbandono II
SOS Villaggi dei Bambini aiuta chi ne è vittima a riscoprire dopo l’abbandono una vita fatta di affetto e attenzioni.
Parola d'ordine «alleggerire»
Britt Horn è psicologa e mediatrice nel reparto di consulenza per l’educazione e le famiglie presso il centro famiglie SOS di Berlino.