In tutto il mondo
Rendere visibile l'abbandono
Ovunque ci sono genitori stressati o assenti e bambini abbandonati che troppo spesso però passano inosservati. SOS Villaggi dei Bambini affronta questo problema dalle tante sfaccettature in maniera preventiva e aiuta a persone coinvolte a liberarsi da questa condizione.
Quotidianità o situazione di crisi: l’abbandono è una piaga universale. Una bambina in Siria. © Bjorn-Owe Holmberg
Khadidja bada al suo fratellino Ibrahim. © Victor Komondi
SOS Villaggi dei Bambini: Prevenire l'abbandono
• Spiegare ai bambini quali sono i loro diritti e come rendersi partecipi
• Promuovere le competenze educative nel campo della comunicazione, della salute e dei diritti
• Offrire ai bambini senza assistenza una nuova casa nel villaggio dei bambini SOS
• Assicurare l’accesso alle cure mediche
• Rendere più indipendenti le famiglie attraverso la generazione di reddito
Paul, Perù
Paul (16) vive a Lima insieme alla madre Marcela (35) e ai suoi tre fratelli Inez (13), Lucy (9) e Gabo (3). Per anni i bambini sono stati testimoni di come il padre umiliava e picchiava Marcela. SOS Villaggi dei Bambini Perù ha aiutato Marcela ad esporre denuncia alla polizia e le ha anche fornito un alloggio. Tuttavia, le esperienze traumatiche hanno lasciato ferite troppo profonde che la famiglia non avrebbe potuto superare con le sue sole forze. «Paul soffriva di depressione, le ragazze avevano attacchi di ansia», racconta Marcela che non sapeva come fare per aiutare i suoi figli.
Secondo alcuni rilevamenti nazionali, più del 70 percento dei bambini in Perù ha già subito violenza in casa propria. Purtroppo, nonostante gli allarmanti numeri in crescita, molto spesso il trauma mentale ed emotivo, causato dalla violenza domestica, viene ignorato. In tutta l’America Latina, SOS Villaggi dei Bambini sostiene la salute psicologica dei bambini nelle famiglie: ad esempio in Brasile, con corsi di danza o arti circensi, oppure in Nicaragua e Perù, con workshop dove si insegna agli uomini cosa significhi la paternità responsabile. Stephany Orihuela, psicologa nonché esperta di tutela minorile presso SOS Villaggi dei Bambini, sottolinea la scarsa fiducia in se stessi dei bambini vittime di violenza: «I bambini mostrano evidenti esigenze di affetto e senso di appartenenza e poi sentono la necessità di essere ascoltati e amati. Se non si ricostruisce il loro benessere emotivo, è impossibile influire positivamente sul loro comportamento.»
Grazie alla consulenza psicosociale Paul è riuscito finalmente a superare la sua depressione. Quest’anno finirà la scuola e il suo desiderio è quello di diventare un medico per aiutare le altre persone. Lucy è piena di energia mentre il piccolo Gabo ha migliorato rapidamente le sue capacità linguistiche grazie all’aiuto tempestivo ricevuto presso il centro sociale SOS. Inez è fortunata ad avere una casa sua e a sentirsi al sicuro: «Mia madre è il mio esempio di coraggio e amore. Vorrei diventare infermiera come lei», afferma orgogliosa.